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Marcello Signorile .vision

ricerche, intuizioni, flussi, frammenti (altro)

.92

[sul pensiero]

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basterebbe avere un pensiero fisso, al giorno.

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il pensiero solo e libero è tale finché non viene nominato e paragonato.

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il pensiero se non ha forma, non può appartenere a nessuno, neppure al pensatore: è pensiero intangibile.

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il pensiero libero non lascia residui, non ha impronte.
(per questo è incerto — per questo è fastidioso)

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il pensiero libero se …

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.68

accudire e trascurare.

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verrebbe automatico dire di trascurare la trascuratezza, ma in questo modo non faremmo altro che tenerla con noi, a riposo, e questa infatti, sarà pronta a ripresentarsi appena ci sarà l’occasione.

verrebbe automatico dire di prendersi cura dell’accudire, ma in questo modo non faremmo altro che trasferirla su se stessa perdendo il valore del …

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.59

il Regime ipertecnicodigitale ha impresso nei suoi adepti (e nei suoi pochi antagonisti) il senso di una realtà collassata, imprendibile, solo in apparenza luminosa e spensierata, nel profondo, nel suo interno, catastrofica e dolorosa.

il mondo appare fiorito, ma nelle sue viscere, brucia.

i giovani sentono il calore delle fiamme e l’odore acre di bruciato che distrugge …

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.44

come ragni, srotoliamo fili, linee che pensiamo servano a connetterci con il mondo, ma sono fili che ci legano all’idea che abbiamo del mondo o alla forma che vorremmo avesse.

non c’è nessun filo, nessuna linea, nessuna rete, perché non c’è nessun mondo-fuori.

dissolvere il mondo attraverso un percorso che libera ciò che è visibile (ri)conoscendolo come …

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.42

il pensabile e l’impensabile appaiono come alternative ma sono come la gamba destra e quella sinistra, entrambe fondamentali per affrontare il cammino nella realtà.
posso sicuramente affrontare il cammino solo con il pensabile, ossia solo con una gamba, ma il mio procedere sarà precario e non mi porterà lontano.
potrò anche decidere di avvalermi di costruzioni / …

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.34

Il nostro pianeta è una VASCA, il nostro orizzonte terracqueo.
“riverrun – fluidofiume” iniziava Joyce in un flusso ininterrotto di parole.
Ma ora, come fare a dire-qui dell’acqua?
Tutte le acque insieme costituiscono un CORPO, fluido ma intero, chiuso dal recinto del nostro Giardino terrestre, corpo a sua volta.

La sua Essenza non si può PRENDERE.
Per farlo bisogna congelarla …

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.31

le persone – studenti – che popolano un’aula (di studio) sono delle manifestazioni dell’unicità che protende verso la vita, la bellezza, la ricerca di senso e consapevolezza. sono presenza in uno stato di profonda ricezione.
la forma della scuola attuale tende a reprimere queste unicità attraverso percorsi generici, standardizzati, piramidali e a mortificare lo slancio per …

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.7

la contemplazione come spazio in cui si può manifestare l’agire, è un agire possibile, è la potenza dell’agire, è lo spazio non-agito che dimostra il suo potenziale ed è quindi un’apertura totale sull’agire puro. la contemplazione in quanto essenza del non-agire è anche essenza dell’agire.